ROUTINE e FASI IMPORTANTI AL NIDO

Le routines, in quanto esperienze che si ripetono quotidianamente, con le stesse modalità, scandiscono il ritmo della giornata. L’interazione costante con l’adulto, la ripetitività dei gesti consentono al bambino di percepire, riconoscere, rendere prevedibile il susseguirsi delle situazioni. Progettando le routines, si delineano i rituali di un contesto noto in cui il bambino può lasciare e ritrovare le proprie tracce e di un ambiente da cui può trarre la sicurezza necessaria per avventurarsi in nuove esperienze.

L’ambientamento nel nostro nido ha come protagonista non solo il bambino ma anche il genitore: è un tempo prezioso per conoscere le educatrici e la struttura

L'inserimento è un momento molto delicato e importante nella vita di un bambino che deve imparare a conoscere persone e ambienti nuovi e diversi da quelli familiari. Affinché il bambino possa affrontare il nuovo "mondo" in una condizione di sicurezza e gradualità è necessario che il genitore rimanga con lui per i primi giorni di frequenza: in questo modo si facilita l'instaurarsi di una relazione fra genitore e educatore, attraverso un reciproco scambio di informazioni, opinioni pensieri. Inoltre si favorisce un inserimento a piccoli gruppi di bambini, al fine di favorire una maggiore condivisione dell'esperienza tra le mamme e i bambini Successivamente il genitore si allontana dalla sezione per periodi sempre più lunghi finché il bambino è in grado di sostenere la frequenza ad orario completo. Proprio in considerazione della delicatezza di questo momento la presenza del genitore è richiesta di norma. Tenuto conto comunque che ogni bambino è diverso dagli altri, si prevede che siano gli stessi operatori della sezione in collaborazione con i genitori, ad individuare le condizioni e i tempi più favorevoli per ogni inserimento. I bambini sono inseriti gra­dualmente dall'inizio di settembre fino alla fine di novembre e l'ordine di entrata, è concordato con il personale nel preliminare incontro di sezione. Durante tutto l’anno si procederà alla sostituzione di eventuali posti resi disponibili.

L’ingresso del bambino al nido integrato avviene con l’inserimento, inteso come passaggio graduale dalla famiglia al nuovo contesto.

Con il termine “ambientamento” si vuole sottolineare il processo che il bambino deve compiere, di elaborazione della separazione dalla mamma e la costruzione di nuove relazioni, in un percorso che inizia dalla conoscenza delle nuove persone che si prendono cura di lui, dei nuovi spazi e dei nuovi ritmi temporali.

La delicata età e la fase di sviluppo dei bambini accolti nel nido integrato, motivano scelte metodologiche-operative che favoriscono l’instaurarsi di relazioni significative:

  • Una educatrice segue l’inserimento di ogni bambino per proporsi come riferimento per lui e come preciso interlocutore della famiglia;
  • Il passaggio tra casa e nido avviene in un clima accogliente e con gradualità per consentire una conoscenza graduale ed equilibrata nel nuovo ambiente;
  • È favorita in questa fase la presenza del genitore al nido,assieme al bambino, in quanto riferimento basilare nell’approccio alla nuova esperienza.

Per il suo carattere evolutivo, l’ambientamento deve avvenire in maniera graduale e flessibile.

Date queste premesse il nido prevede il seguente percorso metodologico organizzativo, per favorire il passaggio da casa al nuovo ambiente:

  1. accoglimento, durante il quale l’educatrice osserva e segue con attenzione i primi momenti del bambino al nido e le brevi separazioni, cura la comunicazione con i genitori, per costruire assieme a loro la successiva positiva permanenza del bambino al nido;
  2. ambientamento, in cui l’educatrice si fa carico gradualmente in modo più diretto del bambino;
  3. consolidamento, quando il bambino si riconosce nell’ambiente del nido e dimostra di aver instaurato legami significativi. La giornata sarà a questo punto scandita da sequenze, modalità, tempi stabili ed in sintonia con il gruppo.

Seguiremo i ritmi e i tempi dell’ambientamento del progetto psico pedagogico FISM tenendo conto delle esigenze dei singoli bambini e dei loro genitori.

Per il suo carattere evolutivo, l’ambientamento deve avvenire in maniera graduale e flessibile.

E’ uno dei momenti più importanti nella vita di ogni giorno, passaggio emotivo forte, dove si deve elaborare un distacco affrontando l’inserimento in una nuova realtà; è il distacco del bambino dall’ambiente familiare dove si sente amato, protetto e sicuro, all’esperienza di nido un ambiente pensato per loro ma condiviso con altri bambini e altre figure adulte. Questo momento tanto più serenamente viene vissuto dalla famiglia tanto più il bambino vive tranquillamente il distacco.

Durante i momenti di gioco libero o nelle esperienze proposte, le educatrici cercano di insegnare ai piccoli il rispetto verso i compagni, gli adulti , l’ambiente e i giochi. Gli scontri soprattutto fra pari sono inevitabili in quanto stanno ancora vivendo la fase dell’egocentrismo e non hanno ancora un linguaggio ben sviluppato, ma si cerca con l’aiuto dell’adulto di trovare una soluzione e di “chiedersi scusa”, per tornare così a giocare insieme. Attraverso il gioco e le attività il bambino impara e apprende tantissimi concetti dai pari e anche interagendo con bambini più grandi, ma anche dai più piccoli, per questo è importante permettere loro di fare esperienze di gioco anche in gruppetti misti.

E’ uno dei momenti più importanti sia dal punto di vista nutrizionale, come soddisfazione di un bisogno primario, ma anche come momento di socializzazione. Abitualmente il pasto viene consumato nella propria sezione, attorno al tavolo i bambini possono guardarsi, imitarsi nelle azioni di assaggio, nell’esplorazione del cibo, si scambiano sorrisi, gridolini, gorgheggi, a volte giocano, riproducono le azioni dell’altro e i più grandi sperimentano la loro autonomia. Il pasto è un momento conviviale dove si sperimenta oltre al piacere di nutrirsi anche il piacere di stare insieme; ma è anche un momento importante per apprendere regole , comportamenti e nozioni importanti come ad esempio: non si portano a tavola i giochi, si rimane seduti, si mangia dal proprio piattino, si cerca di usare le posate, si imparano i nomi dei cibi...

Ogni gesto educativo, soprattutto con i bambini piccoli, può’ essere veicolo di molti messaggi, le cure igieniche sono in tal senso una significativa occasione. Il cambio richiama un contatto intimo con il bambino, l’educatrice si prende cura del suo corpo e le modalità, l’atteggiamento attuato è fonte di informazione per il bambino stesso. In questi momenti delicati possiamo dare ai bambini le giuste attenzioni in un rapporto uno a uno, attraverso gesti precisi e amorevoli li rassicuriamo, parlando e commentando le azioni che stiamo facendo con loro diamo conferme. Questa situazione oltre ad essere un momento di relazione per eccellenza, rappresenta uno stimolo in riferimento agli ambiti cognitivo-sociali,; vengono infatti favorite conoscenze, competenze e processi di autonomia.

il momento del sonno al nido è un passaggio affettivo delicato e non sempre facile, significa lasciare una situazione attiva, conosciuta per passare ad una situazione passiva fino all’assopimento in un ambiente diverso da quello di casa; fondamentale in questo momento delicato è l’atteggiamento rassicurante dell’educatrice. Ogni bambino ha il suo lettino preparato dalla mamma, personalizzato con la propria coperta ed eventuali pupazzi o oggetti transazionali portati da casa. Importante è anche l’ambiente che si crea, con una musica di sottofondo, la luce soffusa, la tranquillità, spesso si accompagnano i bambini al sonno cantando loro una canzoncina o raccontando una storia. Anche il risveglio implica per il bambino un accomodamento, è quindi importante creare una situazione accogliente sia negli spazi, sia nell’atteggiamento dell’educatrice e del resto del gruppo.

E’ il quotidiano ritorno in famiglia. L’arrivo dei genitori al nido durante il pomeriggio non è un evento casuale che va ad interrompere le routines, ma una situazione significativa per cui il nido predispone una sua attenzione, un suo tempo, un suo spazio. Anche qui come al mattino, si chiede al singolo e al gruppo di salutare i pari, le educatrici e il familiare.

UNA GIORNATA AL NIDO

Le routines, in quanto esperienze che si ripetono quotidianamente, con le stesse modalità, scandiscono il ritmo della giornata. L’interazione costante con l’adulto, la ripetitività dei gesti consentono al bambino di percepire, riconoscere, rendere prevedibile il susseguirsi delle situazioni. Progettando le routines, si delineano i rituali di un contesto noto in cui il bambino può lasciare e ritrovare le proprie tracce e di un ambiente da cui può trarre la sicurezza necessaria per avventurarsi in nuove esperienze.

  • 7.30 - 8.40 ACCOGLIENZA
  • 8.45 - 9.15 SPUNTINO/CONVERSAZIONE
  • 9.20 - 9.45 CURE IGIENICHE
  • 9.45 - 10.15 GIOCO LIBERO
  • 10.15 - 10.45 ATTIVITA’ E LABORATORI STRUTTURATI
  • 10.45 - 11.00 BAGNO E GIOCO DEL CAMERIERE
  • 11.10 - 11.45 PRANZO
  • 11.45 - 12.15 CURE IGIENICHE E GIOCO LIBERO
  • 12.30 - 13.00 USCITA / PRE SONNO
  • 13.00 - 15.00 RIPOSINO
  • 15.00 - 15.30 CAMBIO E MERENDA
  • 15.40 - 16.00 CANZONI E LIBRETTI USCITA
  • 16.00 - 18.00 POST ORARIO
  • 7.30 - 8.00: SERVIZIO DI ANTICIPO
  • 8.00 - 8.30: ACCOGLIENZA SCAGLIONATA
  • 8.30 - 9.00: RITROVO DEL GRUPPO E GIOCO LIBERO
  • 9.00 - 9.30: SPUNTINO/CONVERSAZIONE
  • 9.30 - 10.00: CURE IGIENICHE
  • 10.00 - 10.40: ATTIVITA’ E LABORATORI
  • 10.40 - 11.10: CURE IGIENICHE E PREPARAZIONE PRANZO
  • 11.10 - 11.30: PRANZO
  • 11.30 - 12.30: CURE IGIENICHE, PRESONNO
  • 12.30 - 13.00: USCITA SCAGLIONATA MEZZA GIORNATA
  • 13.00 - 14.45: RIPOSINO
  • 15.00 - 15.30: CAMBIO E MERENDA
  • 15.40 - 16.00: USCITA SCAGLIONATA
  • 16.00 - 17.00/18.00: SERVIZIO DI POSTICIPO